La corsa a piedi è uno dei gesti motori elementari che si impara fin dai primi anni di vita. Pur essendo un movimento che non ci richiede particolari abilità tecniche o di apprendimento può essere interpretato a vari livelli qualitativamente diversi per impegno, distanza, tipologia di percorsi.
La maratona è la distanza di 42195 metri. Disciplina delle Olimpiadi che perde le sue origini nella mitologia greca e nella storia antica. In Italia è diventata ancora più popolare dopo le vittorie olimpiche di Gelindo Bordin nel 1988 e Stefano Baldini nel 2004.
Per molti praticanti amatoriali è il sogno, l’obiettivo di una vita riuscire a correre questa distanza.
Dal momento che la corsa utilizza come unico strumento tecnico le scarpe da running, esse devono ovviamente essere adatte al corpo dell’atleta e alle sue caratteristiche di postura e performance.
L’IMPORTANZA DELL’OSTEOPATA PER UN CORRIDORE
Quindi il corridore deve concentrare la sua attenzione sulla cura degli allenamenti insieme al suo allenatore e alla cura del suo corpo affidandosi all’osteopata specializzato nelle problematiche dello sportivo. Esattamente come il migliore dei meccanici fa con le macchine sportive. L’osteopata segue e guida il fisico e la postura del corridore, migliorando l’efficienza e la relazione tra le catene muscolari ed il sistema scheletrico dell’atleta.
Il nostro corpo è un sistema che vive di equilibri tra i vari tipi di tessuti di cui si compone: muscoli, ossa, tendini, organi interni, cartilagini. Tutto viene messo alla prova quando facciamo uno sforzo. Il corridore è senza dubbio l’esempio sportivo più calzante di un corpo che si accinge ad una prova impegnativa.
Proprio per questo il lavoro dell’osteopata per il corridore sarà solo in ultima analisi quello di aiutarlo a correre la sua maratona. Passando attraverso una lunga preparazione atletica, il corridore avrà bisogno dell’osteopata. Soprattutto per superare o prevenire infortuni o disagi fisici dovuti all’incremento dei volumi e della qualità degli allenamenti. Strumento essenziale per potersi confrontare con questa distanza.
IL LAVORO DELL’OSTEOPATA
Il lavoro di osteopatia per un corridore partirà dalla valutazione e dall’esame obiettivo delle caratteristiche fisiche, dei trascorsi traumatici e in generale dello stato di salute dell’atleta. Le sedute di trattamento interverranno sulle limitazioni al movimento o al carico che si presenteranno negli allenamenti. Saranno utili anche per prevenire gli infortuni da sovraccarico tipici delle lunghe distanze di corsa come dolori al ginocchio, sotto il piede o nella parte posteriore della coscia.
In pratica come il gommista quando fa la convergenza e bilanciatura ad un’auto, l’osteopata sportivo resetta e migliora l’adattamento del maratoneta al suo carico progressivo. Ascoltando il resoconto dell’atleta dopo gli allenamenti che seguono il trattamento, potrà interpretare queste informazioni modificando l’impostazione del ciclo di terapia e prevenzione.
Fino al successo finale, che per la maggior parte dei runners sarà semplicemente completare la mitica distanza!
All’Officina del Corpo il maratoneta sarà tutelato al massimo con il servizio di Osteopatia dello Sport. Guidato da Francesco Damiani, osteopata e atleta di Ironman, maratona e ultra.
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